Testimoni con Giovanni

 


"Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!

Il Vangelo di questa domenica torna a parlarci del battesimo di Gesù; questa volta tramite la testimonianza del suo battezzatore. Giovanni era cugino di Gesù, eppure per ben due volte ammette: “Io non lo conoscevo”. Solo attraverso quel battesimo che Gesù ha voluto ricevere ne scopre l’identità. Non capita forse anche a noi, quando ci liberiamo dai pregiudizi, di dover ammettere con stupore che non conoscevamo veramente quella persona? Giovanni - da profeta e uomo libero qual è - ha occhi, orecchi e cuore allenati a riconoscere la novità di Dio di cui attende l’irruzione nella storia. Certamente se ne è fatto qualche idea, ma è pronto a lasciarsi sorprendere. Non è un abitudinario della fede. Ora, dinanzi al battesimo di Gesù e allo Spirito che discende su di lui, i suoi occhi si aprono: riconosce l’identità di Dio che ha preso carne in un uomo. Riconosce, in Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio che viene nell’umiltà e nella mansuetudine, non con clamore e potenza. È veramente Figlio di Dio e si confonde nella folla, mettendosi in fila con i peccatori, si immerge nell’acqua fangosa del Giordano, fiume che si trova al di sotto del livello del mare, per arrivare a “toccare” il fondo della nostra umanità e restituirle la sua dignità originaria, ridonando a quella melma, che siamo noi invischiati nel peccato, il soffio di vita, lo Spirito del Padre. Egli, come Agnello sacrificato che dà la vita attraverso il dono totale di sé, libera l’uomo da quel pungiglione mortale che è il peccato e gli ridona la vita! Dunque, il sacrificio di Gesù sulla croce, vero Agnello pasquale, ci salva dalla morte, perché il sangue da Lui versato sulla croce è amore fino alla fine: solo un amore così è capace di annullare tutto ciò che è “anti-amore”, il peccato. Nel darci la sua testimonianza oggi Giovanni ci invita a fidarci di Gesù, a seguirlo. Lui, che è il Figlio di Dio, si è immerso nella nostra umanità ferita per liberarci dalla prigionia del peccato e della morte e restituirci il soffio di vita che ci ridona la dignità di figli di Dio: è questo il significato dell’essere “battezzati nello Spirito”. Qui possiamo cogliere il senso del nostro battesimo: ci apre gli occhi per riconoscere in Gesù il Figlio di Dio e negli altri i nostri fratelli. Nella pagina di oggi è annunciato tutto il Vangelo: Gesù è venuto in mezzo a noi per realizzare il Regno di Dio, un mondo nuovo di amore, giustizia e pace. Giovanni è stato testimone, fino al martirio. E noi, che testimonianza diamo?

Letture: Is 49,3.5-6; Sal 39; 1Cor 1,1-3; Gv 1,29-34

Commenti

  1. Que lindo e profundo comentário, real e presente. Senhor que Eu possa dá meu testemunho na Minha Vida de todo dia.

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  2. grazie," don SANDRO" ,,della magnifica catechesi che ha spiegato con molta ma sublime semplicità il vangelo di oggi

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  3. Per quanto mi riguarda, umilmente chiedo a Dio di donarmi questa capacità di farmi da parte per indicare Gesù. Per vivere all'altezza del mio Battesimo. Non ne sono capace, ma, in ginocchio, lo chiedo. Certa che Dio ascolta, Daniela Tagliatesta Careri

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  4. Gesù apri i miei occhi e stura le mie orecchie affinché io possa riconoscerti e seguirti...🙏❤️🙏

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