Continua a giocare!


Il brano di vangelo di oggi, a prima vista, può lasciare sconcertati. Gesù sembra fare terrorismo psicologico. L'immagine di mitezza e misericordia che di Lui abbiamo viene messa alla prova. Sembra essere di fronte più a un copione da film thriller che ad un insegnamento evangelico. E tuttavia sortisce l'effetto positivo di provocarci. Siamo posti, senza poter scappare, di fronte alle domande sul senso ultimo del vivere, che è inutile nascondere né è possibile evitare all'infinito. E' nella natura stessa del tempo il suo essere realtà finita. Gesù annuncia il suo ritorno glorioso (il termine "tecnico" usato dal nuovo testamento per indicare il ritorno di Cristo, quando "verrà a giudicare i vivi e i morti", è, dal greco, parusìa) che segna l'istante in cui noi decidiamo chi essere davvero. Il termine del tempo assomiglia ad una istantanea che dice esattamente chi siamo. Non si tratta, per continuare con la metafora della fotocamera, di vivere con la paura di essere sorpresi dallo scatto senza aver avuto il tempo di aggiustare la posa, in altre parole, di uscire male nella foto.  Non è questione di accorgimenti estetici. L'essenziale è non essere sorpresi da "morti", ma "vivi"! Vale a dire, con una fede viva e operosa. E, per Cristo, è vivo colui che perde come Lui la vita per amore, essendo Amore. Per questo chi vuole "salvare la propria vita", salvare se stesso, è in realtà morto... e seminatore di morte: ha già gli avvoltoi che gli volano sopra la testa. San Paolo, scrivendo ai corinzi, dà preziose indicazioni su come vivere il tempo:
...il tempo si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo! (1Cor 7,29-31)
In sostanza si tratta di vivere ogni realtà della nostra esistenza e ogni attimo del tempo nel Signore: vivere nell'istante dell'eterno Amore. Discorso difficile? Allora, per rendere più semplice (ma solo il discorso!), vale la pena ricordare un celebre aneddoto della vita di San Luigi Gonzaga, giovane gesuita morto a soli 24 anni: 
Si racconta che mentre stava giocando con altri tre ragazzi qualcuno domandò loro: "Che cosa fareste, se vi dicessero che tra due minuti morirete?". Tutti cercarono una buona risposta, ad esempio: "Andrei in cappella a pregare per prepararmi alla morte". E si dice che san Luigi rispose: "Io continuerei a giocare!". Il suo gioco era quello che Dio voleva da lui in quel momento; la sua gioia era quella che l'amore di Dio gli mandava: che cosa avrebbe potuto fare di meglio, se non quello che piaceva al Signore per quel momento? [tratto da www.lachiesa.it].
In questo istante, stai vivendo nel Signore, vale a dire, in ciò che stai facendo stai amando come lui ci ha amati? Allora, niente paura! ... Continua pure a giocare!


Dal vangelo secondo Luca (Lc 17,26-37)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece morire tutti [vedi Genesi 6-8].
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti [vedi Genesi 19,1-29].  Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. 
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. 
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. 
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». 
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi». 

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