"O meraviglioso scambio!"


"O admirabile commercium..."
“O meraviglioso scambio! Il Creatore del genere umano ha preso un’anima e un corpo ed è nato da una Vergine; fatto uomo senza opera d’uomo, ci dona la sua divinità”.
Così descrivono il mistero dell'Incarnazione gli antichi Padri: un "meraviglioso scambio". Non si tratta di un'affermazione che vale in generale: vale anche per il particolare. E il particolare sei tu, sono io, è il volto di ogni donna o uomo, vecchio, giovane o bambino... Accettiamo lo scambio: è completamente gratis! Presentiamo a Gesù la nostra umanità e riceviamo il dono inaudito e senza prezzo dell'adozione a figli di Dio. Abbiamo solo da guadagnarci. Perché tutto questo? "Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio...". Il Natale: festa della tenerezza e della misericordia! Nel nostro cuore, nelle nostre case, nelle nostre comunità (civile ed ecclesiale)... Il Natale ci renda segno, l'uno per l'altro, della tenerezza di Dio!


Dal vangelo secondo Luca (Lc 1, 67-79).
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».

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