Giù le mani dall'amore!

Gesù non ammette che si giochi con l'amore, ma ci chiama a metterci totalmente in gioco nell'amore. Così come lui stesso ha fatto. L'amore non è oggetto di rapina, ma puro dono di sé all'altro. Non è pretesa, ma attesa... E l'attesa è l'atteggiamento del cuore aperto, della capacità di perdono, delle braccia aperte, della mano tesa... La dura lotta da affrontare è quella che ognuno di noi ingaggia con il proprio io nella dura, e mai terminata, missione di estirpare l'egoismo. L'adulterio, in fondo, è non solo amore tradito, ma amore rubato. E' l'atteggiamento del "prendere" e, nello stesso tempo, del "sottrarre"... che nulla ha a che fare con l'amore, quello vero. Tutto ciò che in noi non si sottopone alla legge dell'amore conviene "cavarlo", prima che, come una cancrena, avanzi fino a colpire gli organi vitali e ci consegni alla morte. "Signore, donaci un cuore puro!".

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 5, 27-32).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

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