C'è dolore e dolore...

È strano il tempo che viviamo. Solo per rimanere nell'ambito dell'esempio della partoriente, oggi - per quanto ne so - sono numerose le richieste di mamme che chiedono ai medici il parto "senza dolore". Oppure penso al dolore incolmabile di una donna che, a seguito della tragica scelta di abortire, non potrà sperimentare il tramutarsi di quella sofferenza in gioia... E allora? ... C'è dolore e dolore... C'è un dolore che salva e uno che annienta... Una cosa è certa: il dolore c'è. Non conviene scappare: vale la pena "attraversarlo" nell'Unico capace di dargli un senso..

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16,20-23)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».

Commenti

  1. Quel giorno...distoGli lo sguardo dai miei peccati cancella tutte le mie colpe...attraversato il dolore, ecco, il senso è attraversarlo...la mia lingua esalterà la Tua Giustizia...ha patito crocifisso morto discese all'inferno il terzo giorno il Padre Suo nostro che è nei cieli lo risuscitò da morte salì in cielo di nuovo tornerà

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