Vite "strappate": dove sei, o Dio?


"...Nessuno le strapperà dalla mia mano... nessuno può strapparle dalla mano del Padre". Dio custodisce l'opera delle sue mani, l'uomo, "la sola creatura che Iddio abbia voluto per se stesso" (Gaudium et spes, n. 24). Eppure troppe volte sembra che Dio non si curi dell'uomo, lasciandolo in balia di saccheggiatori e rapinatori, mercenari spietati e senza scrupolo. "Dove sei, o Dio, mentre le pecore vengono assalite dai lupi?". Nessuna risposta... solo il "silenzio" del Crocifisso parla..., fattosi "agnello condotto al macello" (Is 53,7) ... e lì c'è spazio per l'oceano di dolore che ogni giorno sale dal mondo. In Gesù, a cui è strappata la vita ed è consegnato alla morte, ogni cuore lacerato può trovare casa.


Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 10, 22-30).
Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola». 

Commenti

Post popolari in questo blog

Mai confondere l'errore con l'errante

Continua a giocare!

"O meraviglioso scambio!"