Uomini e donne di Pasqua!


Nei giorni che seguono la Pasqua siamo accompagnati dai racconti evangelici delle apparizioni di Gesù risorto. La nostra fede ha il suo fondamento proprio nella testimonianza di chi ha visto il Signore, ha mangiato e bevuto con lui, lo ha toccato con le proprie mani.... Infatti "se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede", afferma Paolo scrivendo ai cristiani di Corinto (1Cor 15,14). Non la fede in un fantasma, dunque, ma nel Signore vivo e risorto con il suo vero corpo, anche se ovviamente trasfigurato e trasformato. La nostra carne, la nostra umanità, perciò, in Cristo risorto ha fatto il suo ingresso nei cieli. Nel suo nome, nel nome di Cristo morto e risorto ci viene l'annuncio de "la conversione e il perdono dei peccati". Non è più pensabile vivere da morti, con la morte dentro come degli zombie o dei "warm bodies" (allusione a un recente film), ma vivere da risorti! Riflettiamo su cosa può significare per la nostra vita essere uomini e donne che riflettono sul proprio volto la luce di Pasqua... 


Dal vangelo secondo Luca (Lc 24, 35-48).
In quel tempo, i discepoli [di Emmaus] riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. 
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 
Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». 

Commenti

  1. ciao don Sandro, sono tiziana di ss pietro e paolo (ap), ti ricordi? buona Pasqua!!!

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