Offriamo a Dio la nostra "carne"


Oggi celebriamo la solennità dell'Annunciazione di Maria, rinviata in quanto il 25 marzo quest'anno capitava nella settimana santa. La nostra gratitudine va a Dio per averci donato nella Vergine una donna di una fede così eccezionale, da cui ha inizio il mistero della Redenzione. Stamattina, rileggendo il vangelo dell'annunciazione, mi sono tornate in mente le ultime parole di saluto di Papa Benedetto XVI ai Cardinali lo scorso 28 febbraio. Sono andato a rileggerle. Eccole: mi sembrano davvero illuminanti per vivere autenticamente la festa di oggi.
[...] “La Chiesa si risveglia nelle anime” (R. Guardini). La Chiesa vive, cresce e si risveglia nelle anime, che - come la Vergine Maria - accolgono la Parola di Dio e la concepiscono per opera dello Spirito Santo; offrono a Dio la propria carne e, proprio nella loro povertà e umiltà, diventano capaci di generare Cristo oggi nel mondo. Attraverso la Chiesa, il Mistero dell’Incarnazione rimane presente per sempre. Cristo continua a camminare attraverso i tempi e tutti i luoghi. [...].
Come Maria, dunque, offriamo anche noi la nostra carne a Dio per diventare "capaci di generare Cristo oggi nel mondo".


Dal vangelo secondo Luca  (Lc 1,26-38).
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». 
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. 

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