La "forza gravitazionale" di Dio

Il punto decisivo è questo: non opporre resistenza alla attrazione esercitata dal Padre per mezzo di Gesù Cristo, cedendo alle lusinghe di tutto ciò che è distrazione. "Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me". Ascoltare, imparare, venire: è il percorso dell'attrazione che ciascuno di noi può fare se incontra nel suo cammino testimoni veri che riflettono la luce di Cristo. "Attirare" è un verbo dolce che non ha nulla a che vedere con "imporre" o "obbligare": è la pedagogia, per così dire, "persuasiva" di Dio. L'efficacia sta nello stimolo sempre nuovo offerto dalla testimonianza credibile, non ingannevole, offerta dal discepolo di Cristo. Ma qual è la forza "gravitazionale" con la quale il Padre attira? E' la fede: "chi crede ha la vita eterna". Per mezzo della fede si fa ingresso nell'orbita vitale della vita divina, della stessa Trinità! Per non rischiare di andare alla deriva, lasciamoci dunque attirare nel "campo gravitazionale" del Padre che si curva su di noi mediante "il pane vivo disceso dal cielo".


Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 44-51)
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

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