Ho maturato una decisione...


Sono in una fase di ripensamento: un po' di sana autocritica non fa male. E la parola del vangelo di oggi me lo conferma. Mi sono detto: "A cosa e a chi serve la tua 'predichetta' in pillole, ma pur sempre una predica - per bella e suggestiva che voglia essere (cosa che dubito) - quotidiana?". Gesù non è un semplice "ripetitore" del Padre: è molto di più. E' una cosa sola con il Padre! Egli è nel Padre: la sua stessa vita è il libro più convincente. Quindi sto maturando questa decisione: smettere di scrivere ogni giorno come fatto di routine e non lasciarmi tentare dalla presunzione che "tanto qualcosa di saggio alla fine sono capace di scriverlo". La Parola va accolta, compresa, masticata, pregata e, soprattutto, vissuta! Quindi ecco la mia decisione: d'ora in poi scriverò solo quando avrò da raccontare un qualche frutto di questo processo di ruminazione e assimilazione della Parola. O solo quando qualcuno di voi lettori deciderà di farlo e condividerlo. Per il resto, la rete è piena di prediche già confezionate... e se volete vi metterò qui qualche link. Ma è arrivata l'ora che sia la vita a parlare e quindi non vi preoccupi troppo l'eventuale mio silenzio: significa che sto "ruminando".


Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 12,44-50).
In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me». 

Commenti

  1. 3 Giobbe rivolto al Signore disse: 4 Ecco, sono ben meschino: che ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca. 5 Ho parlato una volta, ma non replicherò.

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