Scorgere il "dito di Dio"


Brutta cosa il pregiudizio e l'ostinazione! Forse talvolta ci è capitato di farne le spese nei nostri confronti: qualsiasi cosa buona credevamo di fare è stata letta e interpretata in senso diametralmente opposto. Beh, consoliamoci: a Gesù non è andata meglio! Ma oggi quello che importa è leggere il nostro atteggiamento di fronte a Gesù: c'è ostinazione nel nostro cuore a non voler vedere i segni del suo amore e della sua presenza? Abbiamo anche noi una "dura cervìce" (capa tosta, in napoletano) come dice la Scrittura? Apriamo oggi occhi, orecchi, mente e cuore per vedere il "dito di Dio" in azione nelle persone e nelle vicende della vita. Questa è la conversione che ci è richiesta.


Dal vangelo secondo Luca (Lc 11, 14-23).
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. 
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. 
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde». 

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