Una vita da tessere e ritessere...


Il vangelo di oggi, con l'insegnamento di Gesù del Padre nostro, ci mostra le due coordinate essenziali del "tessuto" cristiano. Perché un tessuto sia tale ha bisogno della trama verticale intrecciata con la trama orizzontale. Se una delle due è insufficiente o manca, tutto il tessuto si sfilaccia o si dissolve. L'una dimensione ha bisogno dell'altra. E' questa la realtà contenuta nel "Padre nostro". La cura dell'altro nella dimenticanza di Dio si riduce a filantropia. La cura di Dio nella dimenticanza dell'altro è falsa fede. Quaresima è anche questo: tempo per rammendare il tessuto della nostra esistenza cristiana, riannodando i fili - verticali e orizzontali - spezzati!


Dal vangelo secondo Matteo (Mt 6, 7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, 
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti 
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione, 
ma liberaci dal male.

Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

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