Signore, voglio essere tutto amore!


Del noto racconto del vangelo di oggi sottolineo un aspetto che mi ha colpito. Quell'abisso che l'uomo ricco ha scavato nella propria vita nei confronti del povero Lazzaro si è esteso e "fissato" nell'eternità. E' l'abisso dell'egoismo, dell'indifferenza, dello sfruttamento utilitaristico dell'altro; è la miopia di chi non è capace di guardare oltre il proprio ombelico. Tuttavia finché siamo pellegrini, finché sperimentiamo questa lotta interiore a metà tra la tentazione di ripiegamento sul proprio ego e la spinta a fare "esodo" da noi stessi per buttarci ad amare l'altro, possiamo sperare di essere presi per mano dalla Parola (Mosè e i Profeti...), in particolare dallo stesso Gesù, per seguirne le orme nel sentiero dell'amore incondizionato, fino a dare la vita... fino al raggiungimento della vetta dell'Amore, lasciandoci alle spalle l'abisso... Prendiamoci per mano - stringiamoci in cordata come quando si va in montagna - e camminiamo insieme dietro a Lui.


Dal vangelo secondo Luca (Lc 16, 19-31).
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: 
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. 
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. 
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”. 
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”». 

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