L'irresistibile spinta a cambiare


"Ascoltate, oggi, la voce del Signore: non indurite il vostro cuore!" (dal Salmo 94). E' il ritornello che accompagna la quaresima: tempo per abbattere le difese che ci rendono immuni al "contagio" della Parola. Gesù sbatte contro il muro della perfetta costruzione religiosa dell'ebraismo: una religione che "lega" e non "libera", non apre all'accoglienza della fede. Gli abitanti senza-Dio di Ninive, convertiti a seguito della predicazione di Giona (vedi l'omonimo libro della bibbia), e la regina del Sud (di Saba: vedi 1Re 10,1-10) che si reca ad attingere sapienza dal re Salomone, hanno mostrato una capacità di accoglienza e una disponibilità al cambiamento non paragonabili alla chiusura della "generazione malvagia". Insomma, l'incontro con Gesù è vero - "qui vi è uno più grande di Giona" - nella misura in cui non si rimane di fronte a Lui indifferenti, ma ci si lascia inesorabilmente e irresistibilmente spingere al cambiamento. Non facciamoGli resistenza!


Dal vangelo secondo Luca (Lc 11, 29-32)
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: 
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. 
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. 
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona». 

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