Comincio da me...

Oggi, a fronte del più "commercializzato" ma non banale San Valentino (vescovo e martire, patrono di Terni e degli innamorati), la chiesa mette in risalto i fratelli santi Cirillo e Metodo, evangelizzatori nel IX secolo dei popoli slavi. Seminatori di vangelo e di speranza, potremmo definirli. Anche la nostra non è epoca per osservare da spettatori muti l'avanzamento del deserto e lamentarsi del vuoto, ma è l'ora di prendere il seme a piene mani e gettarlo nei solchi dell'umanità. Proposta: iniziamo in questo tempo di grazia di quaresima da noi stessi. Facciamo scendere nella profondità del nostro essere, laddove può mettere radice, più abbondante la Parola. Ne guadagnerà l'amore... Così non facciamo torto neanche a S. Valentino! Ma il vangelo, come l'amore, non sono fatti per essere trattenuti, bensì donati... "Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date", dice il Signore.


Lc 10,1-9
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”»

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