A sorpresa... ma non sorprendente


In queste ore si moltiplicano le reazioni da ogni parte e di ogni genere nei confronti della scelta di papa Benedetto XVI di dimettersi dal ministero pastorale di guida della Chiesa. Sottolineo: dimissioni dal ministero pastorale e "non dalla fede"! Ero nel dubbio questa mattina se dire anche "la mia" o limitarmi ad offrire come sempre qualche riflessione sul vangelo. E proprio il vangelo mi offre lo spunto: "Ecco un uomo vero - mi sono detto - un uomo di autentica fede, lontano da ogni atteggiamento farisaico!". E' comprensibile lo smarrimento di molti... la sorpresa di tutti... Tuttavia, anche se l'annuncio è avvenuto a sorpresa non è sorprendente. Ricordo bene la posizione già espressa nel libro intervista "Luce del mondo" (2010), rispondendo alla domanda del giornalista Peter Seewald sulla possibilità per una papa di dimettersi. D'altra parte la rinuncia all'ufficio la prevede la stessa legge della chiesa nel codice di diritto canonico can 332. Restando vero che la Chiesa è condotta dallo Spirito, nella logica dell'incarnazione è richiesto che chi esercita la funzione di guida sia nelle condizioni di farlo. E il papa, con grande umiltà, accetta il limite. Nessuno di noi chiederebbe a un comandate di una nave, che ha serie difficoltà sensoriali, di continuare a tenere il timone! Gesù, nel vangelo di Luca (cap. 22,31-32), così si rivolge a Pietro: "Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli". Ecco il punto: la fede di Benedetto XVI non è venuta meno! Personalmente mi sento da lui confermato nella fede, proprio attraverso il gesto da lui compiuto! Per il resto, condivido molto il commento a caldo che il gesuita padre Antonio Spadaro, direttore de "La Civiltà Cattolica" nel suo blog
Il Papa intende spronare la Chiesa. Immagina una chiesa “vigorosa”, dunque coraggiosa nell’affrontare le sfide dei rapidi mutamenti (in mundo nostri temporis rapidis mutationibus subiecto) e le sfide delle questioni di grande rilevanza per la vita della fede (quaestionibus magni ponderis pro vita fidei). Il gesto del Papa non è affatto una rinuncia. Semmai è un gesto di umiltà e di libertà. Benedetto XVI sa di aver svolto il suo ministero fino in fondo. Adesso si rende conto che la situazione che il mondo e la Chiesa vivono è completamente cambiata rispetto anche a pochi anni fa. C’è bisogno di vigore.
Grazie, Papa Benedetto XVI: con il tuo gesto ci indichi la via di una fede autentica e cristallina, lontana da ogni fariseismo accomodante!


Dal vangelo secondo Marco (Mc 7, 1-13).
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». 
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». 
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

Commenti

  1. Questa notizia viene a completare il tempo della crisi, economica, politica, sociale e culturale,...settoriale perchè ormai tutto è in crisi e ciò che viviamo, dove viviamo e fra un pò anche cosa facciamo ci manda in crisi...Però condivido il tuo pensiero don Sandro, forse la sua è una crisi corporale e fisica non di fede...io credo che oggi se non si ha più fede ..non si può più vivere......I valori sono attaccati e minacciati, tutti reclamano diritti di lavoro di crazione di nuove famiglie, di acquisizione di nuovi diritti..Io non giudico nessuno, come dico con molte persone, anche io vorrei umanamente molte cose per me, lavorative, battaglie sociali che aprono vie nuove a nuovi progetti...ma l'orizzonte in questo senso è piuttosto chiuso. So soltanto che bisogna continuare ad amare nel presente e forse dopo anche con persone nuove, tempi nuovi queste porte si possono aprire.....ma per ora bisogna sapersi accontentare, amando e agendo. Cinzia

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  2. nella nostra società di superuomini e superdei il papa, con grande umiltà, accetta il limite ... è un gesto una decisione che dovrebbe fare esplodere i cuori di tanti ... di tutti?

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  3. La scelta del Santo Padre di rinunciare al governo della Chiesa che Gli era stato affidato dallo Spirito Santo nell’aprile del 2005 ha destato senza dubbio scalpore. Il fatto che un Papa possa dimettersi come un qualsiasi impiegato, anche nell’immaginario collettivo, è qualcosa d’inimmaginabile che sembra contraddire le parole di San Paolo, per cui il Pastore è nominato «ad convivendum et ad commoriendum» (2 Cor 7, 3), per vivere e per morire accanto al suo gregge. La vocazione di un Pastore, come quella di ogni battezzato, vincola infatti non fino ad una certa età, e ad una buona salute, ma fino alla morte.
    Partendo da questo presupposto, forse dovremmo dedurne (prescindendo da ciò che conosciamo da Fatima e dalle altre convergenti apparizioni) che alla base di quest’abdicazione vi siano altri motivi, ben aldilà di quelli ufficialmente dichiarati, e che tale scelta sia richiesta “per il bene della Chiesa” (come ha sottolineato oggi il Santo Padre.
    Non è, poi, peregrino pensare che il regnante Pontefice, nell’imboccare questa strada, abbia preso le sue misure e contromisure, e non è improbabile che abbia agito così proprio per sparigliare i giochi. Ad esempio, il card. Bertone notoriamente non se ne voleva andare, e avrebbe gestito lui o chi per lui tutto il tempo della probabile agonia del Papa: Benedetto XVI evidentemente non aveva la forza o la libertà di cacciarlo ed essendo che con le dimissioni le cariche si azzerano, ha scelto “per il bene della Chiesa” di lasciare il Papato.

    Nonostante ciò, il messaggio che – ahimè – passa è quello dell’umanità dell’ufficio petrino e non della sua soprannaturalità…

    L’ora che viviamo, comunque, è grave e solenne al contempo. Rivolgendoci alle molteplici rivelazioni riguardanti la Chiesa, in ultimo – ma non per importanza – voglio soffermarmi su Fatima, e in particolare a ciò che conterrebbe la parte “non detta” del terzo segreto. Ciò che ci attende è chiaro: la Madonna ci ha messi in guardia dai pericoli che incombono sull’umanità e a qualcosa di grave che sarebbe accaduto relativamente alla Chiesa, il tutto originato dalla crisi nella stessa e dalle tante infedeltà al Suo interno. Con la Chiesa in crisi, satana ha il campo più libero per portare gli uomini all’autodistruzione e alla persecuzione alla Chiesa stessa. Si realizzerebbe così la “venuta” della prima bestia dell’Apocalisse, l’anticristo politico ovvero la persecuzione aperta (che è già iniziata, non solo in maniera sanguinaria come in Africa, ma in Europa stessa in maniera più “politica”). La seconda bestia, l’anticristo religioso (identificato dalle rivelazioni presunte a Don Gobbi nella massoneria ecclesiastica) sarebbe il falso profeta, fuori dalla retta dottrina, accostato alla figura dei lupi nel Vangelo (ricordate cosa chiese Benedetto XVI alla Messa d’inizio pontificato: “pregate per me perché non fugga davanti ai LUPI”?)…che sia proprio questa massoneria ad aver costretto il Papa a “fuggire”?

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  4. ...CONTINUA...

    Che venga eletto un Papa massone come sospettato dal Card. Siri e scongiurato da Suor Lucia? Probabile!
    Il terzo segreto mostra una Chiesa nel dolore del Venerdì Santo. Faccio notare come il Santo Padre si “dimetterà” un giovedì, giorno in cui satana entrò in Giuda per TRADIRE Gesù. Giuda era un apostolo, un vescovo, il quale consegnò il Signore nelle mani dei suoi NEMICI (la massoneria ECCLESIASTICA che consegna la Chiesa al nemico). Lo stesso Benedetto XVI ha alluso più volte al mistero di Giuda, in ultimo proprio lo scorso GIOVEDI santo. “Giuda è sveglio” disse!

    Le profezie di Fatima, va detto, sono profezie condizionate. Il loro sviluppo - in tutto, per niente o in parte - dipende dall’agire degli uomini (in particolare la Santa Vergine domanda CONVERSIONE, PENITENZA E PREGHIERA). Si pensi a quella del profeta Giona: sembrava molto categorica, eppure Ninive non fu distrutta...ma era una vera profezia!

    Oltre a Fatima, molte altre apparizioni sembrano prevedere i tempi che viviamo. Ne cito alcune (alcune approvate altre no) che evidenziano un disegno comune.

    "La religione verrà perseguitata e i preti massacrati. Le chiese verranno chiuse, ma solo per poco tempo. Il Santo Padre sarà OBBLIGATO a lasciare Roma."
    XIX secolo, profezia della Beata Anna Maria Taigi, Siena

    "Ho visto uno dei miei successori che fuggiva scavalcando i corpi dei suoi fratelli. Egli troverà rifugio in incognito da qualche parte e dopo un breve periodo d’isolamento morirà di morte violenta."

    1909, profezia di Papa San Pio X che Egli stesso attribuì ad un Suo successore col Suo stesso nome
    (si chiamava Giuseppe – Joseph quindi? – Sarto)

    "La Chiesa di Roma corre il pericolo di uno scisma. Metti in guardia i tuoi sacerdoti. Fagli porre fine a quelle false teorie sull’Eucarestia, i sacramenti, la dottrina, il sacerdozio, il matrimonio e la pianificazione familiare. Sono stati sviati dallo spirito menzognero - da satana - e confusi dalle idee del modernismo. Gli insegnamenti e le leggi divine sono valide per tutti i tempi e applicabili ad ogni periodo."

    31 maggio 1965, messaggio approvato della Madonna a Ida Peerdeman (Amsterdam)
    e destinato al Papa, a cui è rivolto questo suo appello

    "…La grande prova é giunta per la vostra Chiesa. Si sono continuati a diffondere gli errori che hanno portato alla perdita della fede. Molti Pastori non sono stati attenti, né vigilanti ed hanno permesso a tanti lupi rapaci, vestiti da agnelli, di introdursi fra il gregge a portare disordine e distruzione. Quanto é grande la vostra responsabilità, o Pastori della santa Chiesa di Dio! Si continua sulla strada della divisione dal Papa e del rifiuto del suo Magistero; anzi di nascosto si prepara un vero scisma che presto potrà diventare aperto e proclamato. Allora rimarrà solo un piccolo resto fedele, che Io custodirò nel giardino del mio Cuore Immacolato…"
    15 novembre 1990, presunto messaggio della Madonna a don Stefano Gobbi

    "Ci sarà una lotta a Roma contro il Papa. Vedo molti vescovi e sento una voce che dice: «Catastrofico!»"
    9 giugno 1946, messaggio approvato della Madonna a Ida Peerdeman, Amsterdam

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  5. ...CONTINUA...

    "…L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli"
    13 Ottobre 1973, messaggio approvato della Vergine Maria a Suor Agnese Sasagawa, Akita

    "Quelli che vidi credo che fossero quasi tutti i vescovi del mondo, ma solo un PICCOLO numero era perfettamente retto. Vidi anche il Santo Padre - assorto nella preghiera e timoroso di Dio. Non c’era niente che lasciasse a desiderare nella sua apparenza, ma era INDEBOLITO dall’età avanzata e da molte sofferenze. La testa pendeva da una parte all’altra, e cadeva sul petto come se si stesse addormentando. Egli aveva spesso svenimenti e sembrava che stesse morendo. Ma quando pregava era spesso confortato da apparizioni dal Cielo. In quel momento la sua testa era dritta, ma non appena la faceva cadere sul petto vedevo un certo numero di persone che guardavano rapidamente a destra e a sinistra, cioè in direzione del mondo."
    "Vedo il Santo Padre in grande angoscia. Egli vive in un palazzo diverso da quello di prima e vi ammette solo un numero limitato di amici a lui vicini. Temo che il Santo Padre soffrirà molte altre prove prima di morire. Vedo che la falsa chiesa delle tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa ha sulla gente. Il Santo Padre e la Chiesa sono veramente in una così grande afflizione che bisognerebbe implorare Dio giorno e notte." (10 agosto 1820)
    "La Chiesa si trova in grande pericolo. Dobbiamo pregare affinché il Papa non lasci Roma; ne risulterebbero innumerevoli mali se lo facesse..." (1 ottobre 1820)
    "Vidi ancora una volta che la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla SETTA SEGRETA, mentre le bufere la stavano danneggiando. Ma vidi anche che l’aiuto sarebbe arrivato quando le afflizioni avrebbero raggiunto il loro culmine. Vidi di nuovo la Beata Vergine ascendere sulla Chiesa e stendere il suo manto su di essa."
    "Vedo altri martiri, non ora ma in futuro... Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare... In tutto il mondo le persone buone e devote, e specialmente il clero, erano vessate, oppresse e messe in prigione. Ebbi la sensazione che sarebbero diventate martiri un giorno. Poi vidi un'apparizione della Madre di Dio, che disse che la tribolazione sarebbe stata molto grande. Aggiunse che queste persone devono pregare ferventemente... Devono pregare soprattutto perché la chiesa delle tenebre abbandoni Roma." (25 agosto 1820)
    "Ho avuto un’altra visione della grande tribolazione. Mi sembrava che si pretendesse dal clero una concessione che non poteva essere accordata. Vidi molti sacerdoti anziani, specialmente uno, che piangevano amaramente. Anche alcuni più giovani stavano piangendo. Ma altri, e i tiepidi erano fra questi, facevano senza alcuna obiezione ciò che gli veniva chiesto. Era come se la gente si stesse dividendo in due fazioni." (12 aprile 1820)
    "...Vidi anche la battaglia. I nemici erano molto più numerosi, ma il piccolo esercito di fedeli ne abbatté file intere [di soldati nemici]. Durante la battaglia, la Madonna si trovava in piedi su una collina, e indossava un’armatura. Era una guerra terribile. Alla fine, solo pochi combattenti per la giusta causa erano sopravvissuti, ma la vittoria era la loro." (22 ottobre 1822)
    1820, profezie della Beata Anna Caterina Emmerich

    Tutto ciò non deve, tuttavia, farci disperare (ma nemmeno – come leggo spesso anche da parte del clero! – farci gioire o essere sereni!). Il tempo è grave e solenne. Per questo dobbiamo solamente incrementare la nostra preghiera e la nostra penitenza affinchè i castighi che attendono l’umanità siano attenuati quanto più possibile, fiduciosi – come disse la Madonna a Fatima – che alla fine il Suo Cuore Immacolato trionferà!

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