"...Vieni qui in mezzo!"


"Alzati, vieni qui in mezzo!". Con queste parole rivolte all'uomo dalla mano paralizzata Gesù chiarisce chi mette "al centro" delle sue attenzioni: non la Legge, non la Nazione, non l'affermazione di sé, ma «l'uomo», soprattutto la persona mortificata, diminuita nella sua dignità di essere umano. Gesù Cristo è il Salvatore che "svela l'uomo all'uomo e gli rende nota la sua altissima vocazione" (Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, n. 22). Facciamo dunque attenzione alla "sclerocardia", all'indurimento del cuore! Questo accade ogniqualvolta nei pensieri che facciamo, nei comportamenti che assumiamo non "mettiamo" l'altro in mezzo, ma lo "togliamo" di mezzo! Togli da noi, Signore, il cuore indurito di pietra e dacci un cuore di carne!


Dal vangelo secondo Marco (Mc 3, 1-6).
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. 
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita. 
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

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