Occhi semplici


Per "vedere" il Signore bisogna avere occhi semplici. Ce lo dice Gesù, il Maestro. E' così che ieri sera, forse, ha bussato alla mia porta. Ero a cena e la cuoca mi manda a dire che c'è un ragazzo che mi aspetta. "Mah... non aspetto nessuno!" - mi son detto. Terminata la cena con i ragazzi e benedetto il Signore per il cibo caldo che ci ha donato, curioso, vado a vedere di chi si tratta. E' un giovane straniero, intirizzito dal freddo (fuori fanno 2° C). "Sono qui in Italia per cercare lavoro, ma ora ho bisogno di un posto per dormire", mi fa: "ho provato alla caritas, ma avevano pieno...". Altre due o tre battute e, senza soffermarmi a calcolare il rischio di mettere in casa uno sconosciuto, senza pensarci neanche un minuto, lo accompagno in una stanza del seminario, gli preparo il letto e gli do' un sapone per lavarsi. Gli dico anche che è fortunato perché i seminaristi sono pochi e quindi ci sono stanze libere! Se il Signore mi dovesse chiamare presto non vorrei farmi trovare troppo impreparato! Gesto semplice, ma mi ha dato una piccola gioia: "ero forestiero e mi avete ospitato...". Forse davvero era il Signore!


Dal vangelo secondo Luca (Lc 10, 21-24).
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Commenti

  1. ammirevole gesto, che lascerà un solco d'amore nel cuore dell'ospite chi sa se maggiore della gioia che hai provato tu carissimo prete, io ho ancora l'amarezza nel cuore di quel giorno in cui inviato dal mio parroco a consegnare dei manifesti presso la confinante parrocchia dopo una lunga attesa e scampanellata ricevetti una fredda risposta dal parroco che da sopra la finestra "seccato" truce diceva: "appoggiali pure lì a terra, senza che scendo sotto!" spero che tu don Sandro con l'avanzare degli anni e degli acciacchi resti così come sei oggi: sorridente e servizievole...anzi sono certo che rimarrai qual sei; mi ti ricordo in corrozzella, già sei stato forgiato da qualche prova tangibile ... le chiacchiere contano niente le prove sulla pelle restano e convertono il cuore o in bene o in male...direbbe un altro parroco simpaticissimo qui da le parti mie: beati chi le ha provate (le prove) e l'ha supreate con la gioia...il mondo dei preti è vario come quello dei cristiani laici fedeli e infedeli...direbbe il prof: la chiesa è questa e tende verso l'unità nella diversità...sono convinto che alla fine (che è anche nuovo inizio) nessuno potrà scappare dalla cernita dell'ultimo passaggio: buona Pasqua carissimo prete

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