"Egli viene incontro a noi..."


Tempo di "avvento", tempo di attesa di Colui che è venuto, verrà e sempre viene: il "Veniente". Le parole della liturgia di questo tempo "forte" ci illuminano:
Tu ci hai nascosto il giorno e l'ora, in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia, apparirà sulle nubi del cielo rivestito di potenza e splendore. In quel giorno tremendo e glorioso passerà il mondo presente e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova. Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell'amore la beata speranza del suo regno (dal Prefazio dell'Avvento I/A)
Il vangelo di oggi ci propone la fede "grande" del centurione che va incontro a Gesù. La fede è dunque la porta di accesso all'incontro trasformante con il Signore. Avvento è, di conseguenza, il tempo favorevole per ridestarla, nel caso si fosse assopita. Opportuno è qui richiamare la parola di S. Paolo che fa da ritornello nella liturgia di questo tempo:
Questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non lasciatevi prendere dai desideri della carne (Rom 13,11-14).
Buon cammino!


Dal vangelo secondo Matteo (Mt 8, 5-11)
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

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