E' padre chi dà protezione


Strage di bambini innocenti. L'ultima, in ordine di tempo, quella accaduta il giorno di Santo Stefano in Siria in un bombardamento dell'artiglieria lealista sul villaggio di Kahtaniyeh, nella provincia settentrionale di Raqqa: 21 ne sono stati ammazzati! A 2350 km in linea d'aria da dove scrivo. Perché i bambini? Semplice: sterminando il futuro ci si assicura il potere! Così pensava Erode e così hanno pensato e pensano i dominatori di ogni tempo. E chi ha la fortuna di sopravvivere, si porta ferite addosso di dolore e di rabbia che richiedono generazioni prima di lenirle. E nei cosiddetti paesi "civili" che, grazie a Dio, hanno lasciato alle spalle gli orrori della guerra le cose vanno meglio? Ho qualche dubbio e, spero, che anche voi che leggete ne abbiate... Sfioro appena un tema di cui, pare, non si ha più tanto coraggio di parlare perché non politically correct: l'aborto. Non ho intenzione di entrare nell'argomento qui... ma solo di mettere una pulce nell'orecchio: ne riparleremo. Tornando alla festa liturgica di oggi è da notare il fatto che Gesù è davvero segno di contraddizione, che svela le intenzioni dei cuori, appena fa il suo ingresso nella storia umana. Il sangue degli innocenti è preludio del sangue dell'Innocente versato sulla croce: il Natale non si capisce senza il Venerdì Santo e la Pasqua... E infatti: il Natale non si capisce... Oggi si promuovono raccolte di firme per ogni genere di battaglia: io ne proporrei una per registrare il marchio del termine "Natale", perché sia usato solo nel suo senso specifico e originario e  ne venga vietato ogni altro tipo di uso improprio... Dunque: a chi fanno paura i bambini? Al potere! Ma il Signore, che "ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili", mostra che il potere dei forti non ha futuro. Chi uccide i bambini è disperato. Non si accorge che cancella il suo stesso avvenire. Mi piace l'atteggiamento di Giuseppe: un vero padre che prende su di sé il bambino e sua madre e li protegge! Abbiamo bisogno di padri come lui: nelle famiglie, nella chiesa... nella società.

Strage di bambini innocenti
Siria, provincia di Raqqa - 26.12.2012
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 2,13-18).
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. 
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».

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