L'invito è adesso!


Una lettura classica del vangelo di oggi vede in coloro che adducono scuse all'adesione all'invito al banchetto i capi dei giudei. In questo modo essi si autoescludono dalla possibilità di "gustare" il regno di Dio. Gesù in effetti ha già inaugurato il regno dei cieli nelle azioni che egli compie, sedendo, per esempio, a mensa con i pubblicani e i peccatori. L'invito al banchetto del regno ha una estensione universale. "Venga il tuo regno... Dacci oggi il nostro pane quotidiano", recitiamo nel Padre nostro. L'invito è per tutti, ma soprattutto per chi è "affamato". "Stay hungry!" (Sii affamato!), diceva Steve Jobs, fondatore della Apple. Se non ci accontenteremo di "cibi leggeri" che danno l'illusione di sazietà, ma non nutrono, accogliamo senza esitare l'invito del Signore perché "c'è ancora posto". Oltre alla gratitudine per colui che ci dà pane che sazia scopriremo con sorpresa anche un altro effetto. Ci scopriremo commensali, compagni (cum + panis = mangiare il pane in compagnia) di tanti volti sconosciuti che riconosceremo come fratelli e sorelle. Quando accadrà tutto ciò? A partire da oggi... L'invito è adesso!


Dal vangelo secondo Luca (Lc 14, 15-24).
In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!». 
Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”. 
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”. 
Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».  

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