Ecco mia madre! Ecco i miei fratelli!


Il brano di vangelo che segue è quello proposto dall'odierna memoria della presentazione di Maria al tempio.  Solo qualche nota su tale ricorrenza:
E’ una delle feste più care all'Oriente cristiano che la celebra dal secolo VI. Roma l’accetta nel suo calendario solo a partire dal secolo XIV. Per gli orientali la Theotòkos (Madre di Dio) è il vero tempio in cui Dio, respinto il culto antico, ha posto la sua salvezza; per gli occidentali (accolta la «tradizione» dell'apocrifo Protoevangelo di Giacomo) Maria è una fanciulla prodigiosa che realizza una «consacrazione» esemplare a Dio.... L’origine della festa è legata alla dedicazione della Chiesa di santa Maria nuova in Gerusalemme nell'anno 543. (dal Messale dell'Assemblea Cristiana, Ed. Elle Di Ci).
Veniamo ora al vangelo di oggi. I legami di sangue sono importanti, ma la stessa esperienza ci dice che non di rado ci sono amicizie o relazioni così profonde, con persone diverse dalla cerchia della parentela, tali da superarli. Gesù vive gran parte della sua storia terrena nel raggio di azione dei vincoli familiari e delle comuni relazioni sociali. Con l'inaugurazione del suo ministero pubblico il regno dei cieli fa irruzione nella storia umana (cfr. Mt 3,2). Gesù percorre strade e villaggi insegnando e sanando, associa a sé i Dodici e un numero sempre più grande di discepoli lo segue. Tutto ciò deve necessariamente sconvolgere gli equilibri familiari tradizionali, tale da domandare alla madre e ai "fratelli" (con tale termine sono comunemente intesi i cugini) una certa fatica per comprendere la novità e per accettare l'idea che Gesù non è loro "proprietà" gelosa ed esclusiva. Cristo, in particolare con la sua Pasqua di morte e risurrezione, innesca - come in una esplosione nucleare - una reazione a catena che fa "deflagrare" la fraternità ad un'ampiezza universale. Quella di Gesù non è - per nostra fortuna - una parentela a numero chiuso né la comunità di discepoli è un club esclusivista. C'è posto per te, per me, per chiunque fa la volontà del Padre suo o, per dirla con le parole riferite da Luca, per "coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica" (Lc 8,21). E nella misura in cui allacciamo parentela con Cristo, ci scopriamo parte di un'unica famiglia con un'unica madre, Maria (e la Chiesa, di cui ella è immagine)... con le porte sempre aperte... a tutti!


Dal vangelo secondo Matteo (Mt 12,46-50)
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. 
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». 
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

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