Tempo della decisione


Possono sorprendere le parole del vangelo di oggi sulla bocca di Gesù, ma vanno intese bene. Con la sua venuta e con la sua pasqua di morte e risurrezione ha avuto inizio il tempo finale della storia umana. Non è più possibile rimanere in una posizione di indifferenza o neutralità. E' il tempo della decisione: o con lui o contro di lui. E' giunto il tempo della discriminazione. La croce diventa come il fuoco che purifica: "brucia ciò che ha da cadere e lascia in piedi solo la verità" (C. Lubich). La trasformazione della storia, inaugurata da Cristo, ha da passare attraverso le doglie del parto in attesa del compimento finale, quando sarà sconfitto l'ultimo nemico, la morte, e Cristo consegnerà il regno al Padre. Si tratta dei tempi ultimi in cui Dio sarà tutto in tutti (cf. 1Cor 15,28). Oggi però bisogna assumersi il rischio di scegliere per Lui, di differenziarsi dalla mentalità mondana. Afferma Paolo: "Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto" (Rm 12,2). Ah... dimenticavo! Tutto questo ha un prezzo, anche alto... ma la gioia che ne consegue non ha prezzo!


Dal vangelo secondo Luca  (Lc 12, 49-53 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».  

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