Se hai, hai per dare!


In genere ad un rabbino nell'antico Israele si riconosceva l'autorità di intervenire anche nei contenziosi tra le persone e di indicare una soluzione giusta ai problemi. La questione attorno a faccende di eredità è vecchia quanto il mondo. La richiesta di intervento rivolta a Gesù dà a Lui l'occasione di parlare di tesoro, di capitale e di eredità di tutt'altro genere. La vera eredità, l'unica che vale e per cui vale la pena battersi è quella che troviamo bene espressa nelle parole di S. Paolo:
Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. (Rom 8,16-17).
Nelle parole di Gesù non c'è disprezzo per i beni di questo mondo, ma la dichiarazione del loro valore puramente strumentale, perché il fine è un altro: la vita! E la pienezza di vita si realizza nella carità. Allora di chi sarà quello che uno prepara con il sudore della propria fronte e con la propria abilità? I beni e le ricchezze sono a servizio dell'amore, soprattutto verso coloro che hanno più bisogno. Se uno ha, ha per dare! Con una parola, attinta al patrimonio del ricco insegnamento sociale della Chiesa, possiamo dire che le ricchezze e i beni di questo mondo hanno un valore sociale e mai esclusivamente privatistico. Buona giornata!


Dal vangelo secondo Luca (Lc 12, 13-21)
In quel tempo, uno della folla gli disse a Gesù: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni». 
Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e datti alla gioia. Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? 
Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».

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