Per te, che hai la schiena ricurva

Del vangelo di oggi punto l'attenzione sull'atteggiamento di Gesù di fronte alla persona umana. Il libro della Genesi ci narra l'opera della creazione compiuta dal Signore in sei giorni. Il settimo giorno è il "riposo" di Dio che contempla l'opera uscita dalle sue mani. In particolare "gode" del suo masterpiece (capolavoro) che sono l'uomo e la donna, riflesso della sua gloria, in quanto in loro ci ha messo molto del suo, facendoli a sua immagine e somiglianza ("e vide che era cosa molto buona"). Dunque l'uomo e la donna sono creati per dare gloria a Dio. Si comprende allora in senso dell'intervento di Gesù: se l'uomo e la donna sono chiamati a dare gloria a Dio nel giorno del suo riposo contemplativo, lo shabbat (il sabato), come poteva farlo una donna "curva", incapace di levare le mani in alto e sollevare gli occhi verso il Cielo? Gesù, per mezzo del quale tutte le cose sono state create, restituisce a lei la capacità di stare dritta davanti a Lui, di contemplare il suo volto di Figlio di Dio. Il vangelo di oggi, perciò, parla a tutte le persone che si sentono ricurve, quasi schiacciate sotto il peso della vita e di esperienze difficili. "Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio". Sì, non disperare, il Signore lo fa anche con te (e con me)! Buona giornata!


Dal vangelo secondo Luca  (Lc 13, 10-17).
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. 
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». 
Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». 
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.    

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