Ignoranza delle Scritture, ignoranza di Cristo


"Egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all'uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo" (Ef 4,11-13). Così si esprime San Paolo scrivendo agli Efesini.
Oggi la Chiesa celebra la festa di San Luca evangelista (non della cerchia dei Dodici, così come non lo è Marco), autore dell'omonimo vangelo e del libro degli Atti degli Apostoli. Egli, di professione medico, da persona dotta qual era, segue la predicazione di San Paolo sulla base della quale scrive il suo accurato resoconto.
Leggiamo esattamente in principio del suo vangelo: "Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto" (Lc 1,1-4).
Inoltre, scrive all'inizio del libro degli Atti: "Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi 2fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo" (At 1,1-2).
Il vangelo di Luca ci accompagnerà durante le domeniche del prossimo anno liturgico (anno C) che avrà inizio con la prima domenica di avvento. Il consiglio che do è darsi un tempo per una calma e attenta lettura integrale del vangelo. Basta un totale di tre ore! San Girolamo scriveva: "L'ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo". Ripartiamo dall'apprendimento dell'alfabeto basilare del vangelo!


Dal vangelo secondo Luca (Lc 10, 1-9)
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”». 

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