Vino nuovo


Il vangelo di oggi mi porta a fare una riflessione sulla difficoltà ad aprirsi al "nuovo". Spesso nella vita, mi sembra, ci lasciamo più comodamente guidare dal vecchio adagio: "Chi lascia la via vecchia per la via nuova sa cosa lascia e non sa cosa trova", o, come afferma Gesù rivolgendosi a coloro che sono attaccati alla legge antica: "Il (vino) vecchio è gradevole!". Gesù è "il vino nuovo": ricordiamo senz'altro cosa avvenne alle nozze di Cana (Gv 2). Il vino (vecchio) è esaurito: Gesù, trasformando l'acqua, dona un vino nuovo, mai assaggiato prima. E' segno della novità di Cristo e del Regno che irrompe nella storia. Gesù parla anche del vestito nuovo, che non può essere compromesso con quello vecchio. Potremmo veder in esso il vestito nuovo del battesimo, una vita rinnovata dalla partecipazione al mistero di morte e risurrezione di Cristo. Tale veste bianca non può essere archiviata in un cassetto. Essere rivestiti di Cristo, per dirla con San Paolo (Gal 3,27),  è la vera novità! Una volta diventati, o ri-diventati, creature nuove si hanno anche occhi nuovi per vedere l'altro, il prossimo, non più imprigionato nel vestito logoro e stretto del pregiudizio. Buona giornata!


Dal vangelo secondo Luca (Lc 5, 33-39).
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». 
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». 
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».

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