Prospettiva ribaltata


Quello che in Matteo è il discorso della montagna (Mt 5), in Luca è il discorso della pianura (cfr. Lc 6,17) con alcune varianti. In Matteo troviamo un elenco di otto beatitudini, in Luca quattro beatitudini vengono contrapposte a quattro maledizioni. I segni dell'avvento del regno sono già anticipati nei prodigi compiuti da Gesù. Essi consistono in un rovesciamento delle situazioni. La povertà, la fame, il pianto e l'odio non sono più condizioni disperate, non sono più una dannazione per l'uomo. Gesù le assume su di sé e le ribalta: Egli viene a fare nuove tutte le cose (cfr. Ap 21,5). Tutto questo accada già ora, come un anticipo e una caparra di ciò che sarà conseguito in pienezza nel regno dei cieli. Accade ora, nella misura in cui, assumendo gli stessi sentimenti di Cristo, ogni cristiano fa propria e muta nelle varie situazioni umane la povertà in ricchezza, la fame in sazietà, il pianto in gioia, l'odio a causa di Cristo in benedizione. Buona giornata!


Dal vangelo secondo Luca (Lc 6, 20-26)
In quel tempo, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: 
«Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. 
Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. 
Beati voi che ora piangete, perché riderete. 
Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. 
Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. 
Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. 
Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. 
Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti».

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