Parola che seduce

Gesù lascia alle sue spalle Nazareth: nessuno è profeta in patria. E scende a Cafarnao, sulla riva del lago di Tiberiade, città eletta a sua residenza; abiterà nella casa di Pietro sembra. E qui, similmente a Nazareth, ma con esito opposto, manifesta la forza della sua parola. Gli uditori intuiscono che davanti a loro non c'è semplicemente uno che dice parole forti, ma c'è la Parola stessa uscita da Dio con tutta la sua potenza salvifica. Gli spiriti impuri non possono resistergli. Gesù, Parola fatta carne, è irresistibile. Arrendiamoci a Lui! Che ci capiti la sorte del profeta Geremia: "Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre" (Ger, 20,7).


Dal vangelo secondo Luca (Lc 4, 31-37).
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. 
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». 
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. 
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante. 

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