Ascolto <--> Annuncio


Siamo al capitolo 9 di Luca. Gesù ha chiamato i Dodici, li ha ammaestrati, ha insegnato alle folle, ha guarito malati e scacciato demoni. Insomma: ha compiuto una lunga opera pedagogica. I Dodici non sono perfetti, ma Gesù, inviandoli, li vuole saggiare: ora tocca a loro. Per gli Apostoli si tratta di "prove tecniche" della missione di annunciare la buona notizia del regno, che tuttavia "decollerà" solo dopo la Pasqua di Gesù e la discesa dello Spirito Santo a Pentecoste. E noi? Non siamo solo "ricevitori" del vangelo. Per il battesimo siamo trasformati in "ricetrasmettitori"! Ciascuno di noi, secondo la propria condizione, è chiamato ad evangelizzare. Ma "non si può evangelizzare se prima non si evangelizza se stessi" (Giovanni Paolo II). Ascolto e annuncio camminano insieme. Non ci può essere ascolto senza annuncio, né annuncio senza ascolto! Buona giornata!


Dal vangelo secondo Luca (Lc 9, 1-6)
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. 
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». 
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.  

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