Via la maschera!


Giustizia, misericordia e fedeltà sono le norme che valgono. Gli scribi e i farisei sono abili nel mascherare (ipocrita è colui che indossa una maschera), attraverso l'osservanza minuziosa dei numerosi precetti della legge ebraica, il vuoto che c'è dietro: nella loro prassi non c'è traccia di misericordia, giustizia e fedeltà! Eppure il senso della Legge, lo ricorda Gesù proprio nel dialogo con un dottore della legge, è chiaro. "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti" (Mt 22,37-40). Nel nostro agire di oggi, lasciamoci guidare da questa bussola, facendo bene attenzione a rigettare ogni maschera di perbenismo.


Dal vangelo secondo Matteo (Mt 23, 23-26).
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! 
Guai a voi, scribi e farisei ipòcriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!». 

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