Il bambino evangelico


Diventare bambini! Magari, ci verrebbe da dire. Ma come si fa? Ricorderemo il dialogo di Gesù con Nicodemo di notte (Gv 3): "Se uno non nasce dall'alto non può vedere il regno di Dio", e Nicodemo: "Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?". Ecco: Gesù ci dice esattamente che "rinascere" si può! Ogni volta che ci mettiamo con umiltà e semplicità - abbandonando ogni presunzione e arroganza - in obbedienza del Signore e della sua Parola, torniamo come quei bambini che si fidano del padre e della madre, senza dubitare minimamente del loro amore. Il Padre si prende cura di ciascuno di noi in un modo che neanche immaginiamo, perché non vuole che alcuno si perda... "Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati" (Mt 10,30). Non dobbiamo temere nulla perché, anche se ci capitasse di smarrirci, Egli ci viene a cercare. 


Dal vangelo secondo Matteo (Mt 18,1-5.10.12-14).
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». 
Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. 
Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. 
Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli».  

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