Caccia al tesoro


Gesù annuncia il regno dei cieli come la grande novità dell'uomo e della storia. Non si tratta di un regno secondo le categorie mondane, non è di questo mondo, ma nello stesso tempo ha a che fare con il nostro vivere ed esistere oggi. Il regno infatti non ci proietta nell'aldilà facendoci ignorare, se non disprezzare, il presente, ma attira già nel presente un anticipo dell'eternità. E questo ha già la forza e il potere di cambiare il nostro oggi, di viverlo orientandolo decisamente verso il compimento. E il compimento è Dio che è Amore (cf. 1Gv 4,8). Se si è scoperto questo si capisce la gioia di chi investe tutto per venire in possesso del tesoro nel campo o della perla di grande valore confusa tra le cianfrusaglie del mercato.
"Signore, donaci occhi per vedere i germi del regno nascosti nel mondo e determinazione per non lasciarceli sfuggire! Amen".


Dal vangelo secondo Matteo (Mt 13, 44-46).
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra». 

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