Quale prezzo?


Le parole del vangelo tengono conto della reale situazione di persecuzione subita dagli apostoli e dai missionari nei primi tempi del cristianesimo. La memoria di Gesù e delle sue parole, la sua morte e risurrezione sono di incoraggiamento per perseverare nella prova. E' l'esperienza che tanti cristiani hanno fatto, a partire dal primo martire Stefano fino ai giorni nostri. La fedeltà a Cristo suscita l'odio e la persecuzione del mondo. L'opposizione violenta può insinuarsi perfino nell'intimità delle relazioni parentali. Tutto questo per affermare il primato di Cristo e del regno dei cieli che Egli è venuto ad inaugurare. Ed io quale prezzo sono disposto a pagare per causa Sua?


Dal vangelo secondo Matteo (Mt 10, 16-23).
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».

Commenti

Post popolari in questo blog

Mai confondere l'errore con l'errante

Continua a giocare!

"O meraviglioso scambio!"