Non per paura


Gesù stesso nel brano odierno offre la spiegazione della parabola del seme buono e della zizzania (qui il brano e il commento ascoltati qualche giorno fa). Il giudizio al termine della storia ci sarà. Oggi è la Parola stessa che ci giudica. Nessuna scusa potremo accampare: già ora siamo in grado di sapere cosa è gradito a Dio e cosa dà piena dignità alla nostra vita, in che maniera vale la pena vivere la nostra esistenza. Non si tratta di scegliere spinti dalla paura (della condanna), ma, in positivo, di scegliere la vita!

Michelangelo - Giudizio universale (particolare) - Cappella Sistina
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 13, 36-43).
In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti». 

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