La pazienza di Dio


Il campo dove Dio semina il buon seme (della Parola) e il nemico la zizzania, è il mondo, ma nello stesso tempo è anche la chiesa, che non è fatta di persone perfette. I servi sono impazienti: vorrebbero mettere subito mano alla falce e fare giustizia. Quante volte anche noi mostriamo di essere intolleranti e impazienti: vorremmo subito fare giustizia ed escludere chi ci è d'intralcio. L'atteggiamento di Dio è diverso: egli permette che grano e zizzania crescano insieme, perché, nella sua pazienza che è misericordia, spera che  la zizzania possa ravvedersi, anche per il contatto con il grano buono. Diceva S. Agostino: "I cattivi esistono in questo mondo o perché si convertano, o perché per mezzo di essi i buoni esercitino la pazienza". Forse anche ognuno di noi ha un po' di zizzania mescolata al grano buono nel suo cuore. Ringraziamo Dio per la sua pazienza verso di noi perché ci dà ancora l'opportunità di ricominciare daccapo, prima del giorno della mietitura. Allo stesso tempo, siamo pazienti anche noi verso gli altri.


Dal vangelo secondo Matteo (Mt 13, 24-30).
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: 
«Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. 
Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. 
E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”».

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