Il discepolo e il maestro


Anni fa - mentre muovevo i primi passi nel ministero - durante un momento di preghiera, riflettevo sconfortato su un insuccesso pastorale. Ero davvero triste e deluso, perché, forse inconsciamente, pensavo che a me, prete giovane e di belle speranze, bastasse un semplice schiocchio delle dita per far accorrere ai miei piedi frotte di persone... (quanta ingenuità e quanta presunzione!). E' proprio durante questo momento di preghiera che a un certo punto mi mettevo a ridere da solo pensando a quello che Gesù mi avrebbe potuto dire: "Ma chi ti credi di essere? Pensi di essere più grande di me? Anch'io ho ricevuto rifiuti e sperimentato insuccessi, sono stato perfino inchiodato sulla croce! "Un discepolo non è più grande del maestro...". Ritrovai la serenità. "E' sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro". Questo deve diventare l'obiettivo primo per ogni cristiano, e quindi anche per me. Coraggio, c'è tanto cammino da fare, ma... "non abbiate paura: voi valete più di molti passeri!" Che grande impegno, ma che grande consolazione!


Dal vangelo secondo Matteo (Mt 10, 24-33).
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

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