Arruòlati!


Gesù, nonostante l'opposizione e la chiusura dei capi dei giudei, non si arresta dinanzi all'urgenza di annunciare il regno con la parola e i segni che l'accompagnano. C'è un'umanità in attesa e ferita che attende di essere sanata e sollevata. Il suo non è un gioco di difesa, ma di attacco con le armi dell'umiltà e della carità con le quali raccogliere i brandelli di umanità e ricomporli in dignità e bellezza. La dignità dei figli di Dio e la bellezza della gloria di Dio riflessa nell'uomo vivente. In questo campo anche tu ed io siamo arruolati!

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 12, 14-21)
In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.
Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una fiamma smorta,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le nazioni». 

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