Uscire dai margini si può

Nota: Oggi è la festa liturgica della Visitazione di Maria ad Elisabetta. Il vangelo proposto è Lc 1,39-56, che narra appunto dell'incontro tra le due donne, da cui scaturisce la lode a Dio nel Magnificat della Madre del Signore. Tuttavia, per non interrompere la continuità nella lettura del vangelo dei giorni scorsi, prenderemo qui in considerazione un brano di Marco, mostrando - a modo nostro - un collegamento con il brano di Luca.

Il passaggio di Gesù mette in moto la vita! Maria, all'annuncio dell'angelo, "si alzò e andò in fretta" incontro ad Elisabetta il cui bambino le sussultò in grembo. Bartimeo, chiamato, "balzò in piedi e venne da Gesù". Il cieco di  Gerico "seduto lungo la strada" rappresenta l'umanità ferita e rassegnata a rosicchiare, a trascinare la vita, quanto basta per sopravvivere. Non c'è futuro, non c'è speranza, non c'è una strada. Si è costretti ai margini della vita. Il passaggio di Gesù accende una speranza, l'ultima speranza per la quale vale la pena tentare tutto. Per questo il cieco dà fondo a tutto il fiato che ha in corpo per gridare e gridare più forte: "Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!". Gesù si ferma, non passa oltre: "Chiamatelo!". La voce del cieco e quella di Gesù devono sovrastare il tentativo di soffocamento del grido da parte della folla che massifica, spersonalizza e fa scomparire il nome proprio. Il cieco esce dai margini: è chiamato, può sbarazzarsi del suo guscio e balza in piedi. E' un movimento fulmineo. "Che cosa vuoi che io faccia per te?", gli chiede Gesù. La vista: il cieco  desidera orizzonti da ammirare e vuole prospettive per vivere. "Va', la tua fede ti ha salvato". La vita di Bartimeo ricomincia, si mette in strada. Ora sa quale direzione dare alla sua vita: dietro a Gesù.

"Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono".


Dal Vangelo secondo Marco (10,46-52).
E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: "Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!". Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!". Gesù si fermò e disse: "Chiamatelo!". Chiamarono il cieco, dicendogli: "Coraggio! Àlzati, ti chiama!". Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: "Che cosa vuoi che io faccia per te?". E il cieco gli rispose: "Rabbunì, che io veda di nuovo!". E Gesù gli disse: "Va', la tua fede ti ha salvato". E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

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