Per la "NEET generation", San Giuseppe, ti preghiamo!


Nel giorno della festa del lavoro, a cui la Chiesa ha voluto accostare e proporre la figura di San Giuseppe lavoratore, non commenterò direttamente il vangelo ma voglio mettere in rilievo un fenomeno dei nostri tempi che mi ha colpito e dovrebbe destare in tutti una seria preoccupazione. Si tratta del fenomeno della "NEET generation". NEET (pronuncia = niit) è un acronimo inglese che sta per "Not in Education, Employment or Training". Si riferisce a quella fascia di giovani che va dai 15 ai 29 anni che né studiano, né lavorano, né sono in alcun tirocinio. Il numero è impressionante, tale da costituire allarme sociale: in Italia sono quasi 3 milioni! (Clicca qui per saperne di più). Mi domando: cosa c'è di sbagliato nel sistema e nella cultura? Un Paese può permettersi di veder bruciare una generazione in questa maniera? Mi verrebbe da dire, per fare un'analogia un po' ardita, che neanche la seconda guerra mondiale è stata capace di fare tanta strage: almeno in quel caso, una volta terminata, ci si è rimboccati le maniche per ricostruire il Paese distrutto. E nella nostra situazione odierna, da dove ripartire? Se non ricominciamo dall'attenzione prioritaria alle nuove generazioni quale futuro avremo?
Tra le altre richieste per intercessione di S. Giuseppe lavoratore, oggi sarà questo il motivo principale della mia preghiera, soprattutto quando nella presentazione dei doni durante l'eucaristia dirò: "Benedetto sei tu Signore, Dio dell'universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane frutto della terra e del lavoro dell'uomo...". Il lavoro: una grande benedizione!

La Santa Famiglia - Luigi Fontana (1900)
Seminario Arcivescovile di Fermo
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 13, 54-58).
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. 
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Commenti

  1. Angosciante..... è la prima cosa che mi è risuonata dentro, ma ancora più angosciante è, come genitore tirato in causa e non di meno come educatore, riconoscere che purtroppo NON è angosciante PER TUTTI!
    L'accostamento a S.Giuseppe mi riporta automaticamente al pensiero della famiglia. Ed è da lì che dovremmo ripartire!
    Forse il problema siamo noi?!?!?! E lo sviluppo esponenziale (tecnologico in primis e culturale di conseguenza) che ci ha accompagnati negli ultimi 40-50 anni e che ci ha fatto perdere i giusti punti di riferimento?! Perchè i nostri "NEET" dovrebbero smettere di esserlo? Beh, sarebbero davvero stupidi, visto che noi siamo lì costantemente a cullarli e coprirli, pronti a soffocare quel "senso di colpa" per quello che non abbiamo avuto noi!
    Ma siamo stati capaci di insegnare ai nostri "NEET" parole come impegno, sudore, sacrificio, rispetto, dedizione, perseveranza.... e, perchè non aggiungerci preghiera, silenzio, riflessione, amore.... parole che purtroppo abbiamo "dimenticato" anche noi.... e forse in questi tempi di "crisi" stiamo riportando alla memoria? Forse questa è l'unica consolazione! Perchè non ricominciare da tutto questo?
    MS

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  2. ciao Sono Cinzia
    vorrei aggiungere che comunque anche la società pur mettendo a disposizione quei pochi strumenti che ha..es i centri di aggregazione per non far star sulla strada i ragazzi o l'ottima idea di rivalutare gli oratori...non aiuta moltissimo i giovani,,,direi affatto Pensate anche a livello locale, alle prossime elezioni amministrative, ma secondo voi un ragazzo che si accosta adesso al voto oltre agli estremismi, che cosa può capire con sette candidati sindaci? non ci capisco nulla io...e poi una volta eletti si offre davvero lo spazio ai giovani per costruire qualcosa?
    da noi sono nate alcune associazioni culturali e di spettacolo....?
    ma circa occasioni o modi di reinventarsi nel lavoro zero assoluto
    Vi lancio un messaggio ascoltato oggi al santuario di san Gabriele fare le cose...qualunque cosa con amore...pensando anche alla figura di san Giuseppe

    a presto

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  3. Sono un papà che è alle prese con questo fenomeno. Secondo il mio pensiero la maggior responsabilità di questo fenomeno è da ricercare al mio ruolo di genitore. Non sono riuscito a trasmette quei valori fondamentali che costruiscono l'uomo. Credo anche che con l'aiuto della preghier
    a rivolta a Dio, ci dia la forza di affrontare insieme alla famiglia, alla società, il problema e di recuperare o nostri figli e renderli migliori di noi.

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