"Il demonio teme l'amore tra gli uomini"


Niente è più desiderabile della pace! Daremmo qualsiasi cosa pur di averne un po'. Ebbene Gesù ce la dona... e gratis! A minacciarla è "il principe del mondo", ma egli non può nulla contro Gesù. Per non lasciarci rubare la pace allora è semplice (!): basta rimanere uniti a Colui che ha vinto il mondo. Senza di Lui, senza essere uniti a Lui e tra di noi per l'amore vicendevole, non possiamo far nulla e siamo in balìa del Seduttore.
A questo proposito riporto un significativo passo di S. Bernardo di Chiaravalle (sec. XII), Dottore della Chiesa e iniziatore dei monaci Cistercensi:
«Il demonio teme poco coloro che digiunano, coloro che pregano anche di notte, coloro che sono casti, perché sa bene quanti di questi ne ha portato alla rovina. Ma coloro che sono concordi e che vivono nella casa di Dio, con un cuor solo, uniti a Dio e fra loro nell'amore, questi producono al demonio dolore, timore, rabbia. Questa unità della comunità non solo tormenta il nemico, ma anche attira la benevolenza di Dio (...). Infatti lo spirito maligno sa che il Figlio non permette che si perda nessuno di coloro che gli ha dato il Padre: non c'è infatti chi possa strapparli dalla sua mano. E per questo principalmente il demonio conosce che, coloro che si amano sono nella mano di Dio e non sono toccati dal tormento della morte. In questo, disse, “conosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete scambievolmente” (tutti lo conosceranno, anche i demoni). Il demonio teme l'amore fra gli uomini... Questa è la città forte e inespugnabile». (BERNARDO DI CHIARAVALLE, Sermoni vari, in Avvento: tre tipi di inferno, in F. GASTALDELLI (a cura di), Opera omnia di San Bernardo, Sermoni diversi e vari – Vol. IV,  Città Nuova, Milano 2000, p. 639).

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 14,27-31).
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco». 

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