Fissò lo sguardo su di lui, lo amò...


Quante volte abbiamo ascoltato il vangelo del cosiddetto "giovane ricco"! E' un tale di cui non ci è dato di conoscere il nome. E' un uomo "qualunque". Egli resiste al tentativo di Gesù di fare breccia dentro di lui. Sì, perché Gesù non è "qualunquista", ma ama in maniera diretta e personale, chiama per nome. Pensiamo all'intensità dello sguardo di Gesù in quell'attimo in cui "fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: ... vieni! Seguimi!". Il "tale" non si lascia illuminare dal Maestro, le ricchezze si frappongono come un muro, un diaframma: "si fece scuro in volto...". Anche noi, come i discepoli, siamo sconcertati. Tuttavia la frase finale di Gesù apre uno spiraglio di speranza: Dio non mollerà facilmente quel tale che se "andò rattristato", tenterà ancora altre vie e altre strade pur di farlo uscire da una vita di anonimato, infatti "tutto è possibile a Dio". Oggi non abbassiamo gli occhi di fronte a Gesù che fissa lo sguardo su di noi: lasciamoci chiamare per nome, lasciamoci amare da Lui. Allo stesso modo, badiamo alla maniera con cui guardiamo ad ogni prossimo che incontreremo: amiamolo intensamente, chiamiamolo per nome.


Dal vangelo secondo Marco (Mc 10, 17-27).
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». 
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». 

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