"Ho visto il Signore!"

Nel "Regina Coeli" di lunedì di Pasqua (ieri, mentre scrivo), il Papa ha fatto una sottolineatura importante sul posto della donna nei vangeli e nella chiesa. Ecco il passaggio: "In tutti i Vangeli, le donne hanno un grande spazio nei racconti delle apparizioni di Gesù risorto, come del resto è anche in quelli della passione e della morte di Gesù. A quei tempi, in Israele, la testimonianza delle donne non poteva avere valore ufficiale, giuridico, ma le donne hanno vissuto un’esperienza di legame speciale con il Signore, che è fondamentale per la vita concreta della comunità cristiana, e questo sempre, in ogni epoca, non solo all'inizio del cammino della Chiesa".
Tra i racconti di apparizione, quello riportato da Giovanni nel brano che segue, a mio giudizio, è il più bello in assoluto. Maria di Magdala, secondo Giovanni, è colei che scopre la tomba vuota e avverte i discepoli. Pietro e Giovanni corrono al sepolcro, costatano con i loro occhi quanto raccontato e se ne tornano di nuovo a casa (cf. Gv 20,1-10). Maria, invece rimane e ... piange. Perché - mi chiedo - le donne per prime hanno ricevuto l'apparizione del Signore? Chissà... forse perché nell'amare hanno una marcia in più...
Il dialogo tra Gesù e Maria esprime una forza straordinaria in tutti i suoi dettagli. L'essere chiamata per nome, l'essere conosciuta e amata permette a Maria di riconoscere il Signore. Finché Gesù non pronuncia il suo nome, non indirizza verso di lei il suo amore personale, gli occhi della donna sono incapaci di vedere. Maria non vorrebbe più lasciarlo andare, abbracciandogli probabilmente i piedi, stando a Mt 28,9. Ma Gesù la invia in "missione". Ora Maria deve annunciare: "Ho visto il Signore!".
L'incontro con Signore non solo cambia Maria, ma cambia anche la storia. Nella fede, questo può accadere a me anche oggi. Potrò dire anch'io: "Ho visto il Signore!" e annunciarlo ai miei fratelli?

Giotto - Noli me tangere (1320)
Basilica inferiore di S. Francesco d'Assisi 
Gv 20, 11-18
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto. 


La sequenza del giorno di Pasqua "Victimae paschali laudes" si ispira esattamente a questo brano di vangelo (di seguito una registrazione dell'inno in canto gregoriano, eseguito dalla Cappella Sistina):

Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.


Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.


«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».


Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.






Commenti

Post popolari in questo blog

Mai confondere l'errore con l'errante

Continua a giocare!

"O meraviglioso scambio!"