L'accesso alla libertà, quella vera
Il brano evangelico di oggi, nell'ambito del capitolo 10 di Giovanni sulla similitudine del "buon pastore", precede quello proposto ieri dalla liturgia della quarta domenica di Pasqua. Gesù si rivolge ai capi dei Giudei, ai farisei in particolare. Nella parabola mette a confronto il loro modo di esercitare la leadership sul popolo rispetto al Suo modo, completamente nuovo. Gesù si presenta non solo come il "buon (meglio 'bello', nel rispetto dell'originale greco) pastore" (v. 11), ma anche come la "porta". La metafora potrebbe essere letta così: il recinto è luogo di difesa e protezione se il pastore e la porta sono lì per il bene del gregge, diventa invece luogo di oppressione, di costrizione e violenza se i pastori sono falsi pastori, cioè ladri e briganti il cui interesse è rubare e distruggere. Gesù è la "porta" e il pastore "bello" delle pecore: il gregge può trovare in Lui l'accesso alla vita e alla libertà v...