ore 9,24 ... un anelito irresistibile sospinge un carissimo prete a digitare sullo smartphone una pensiero lapidario che riassume quello di ogni "vero" cristiano: ["vendetta" dell'amore] ... sarebbe bello "scoprire" attraverso la narrazione lo "scampolo" di vita che ha suscitato tale mozione ... forse è esagerato per un blogger? http://www.etimo.it/?term=monito
Gesù non è venuto per condannare, ma per salvare il mondo! La condanna non è che il risultato di un'auto esclusione, di un rifiuto senza appello. Si tratta di essere non solo uditori della Parola, ma realizzatori del Vangelo. Tuttavia vorrei porre l'attenzione su un particolare aspetto connesso al messaggio di questo brano evangelico. Una domanda dobbiamo rivolgere a noi stessi: "Il mio giudizio verso le persone e il mondo è un giudizio di condanna o di salvezza?". Non si tratta certo di misconoscere l'errore e ciò che è male, ma qual'è il mio atteggiamento verso chi sbaglia? Vorrei qui richiamare un celebre passo sulla distinzione da farsi tra l'errore e l'errante del papa beato Giovanni XXIII, tratto dall'enciclica Pacem in Terris (1963): Non si dovrà però mai confondere l’errore con l’errante, anche quando si tratta di errore o di conoscenza inadeguata della verità in campo morale religioso. L’errante è sempre ed anzitutto un essere umano e...
Il brano di vangelo di oggi, a prima vista, può lasciare sconcertati. Gesù sembra fare terrorismo psicologico. L'immagine di mitezza e misericordia che di Lui abbiamo viene messa alla prova. Sembra essere di fronte più a un copione da film thriller che ad un insegnamento evangelico. E tuttavia sortisce l'effetto positivo di provocarci. Siamo posti, senza poter scappare, di fronte alle domande sul senso ultimo del vivere, che è inutile nascondere né è possibile evitare all'infinito. E' nella natura stessa del tempo il suo essere realtà finita. Gesù annuncia il suo ritorno glorioso (il termine "tecnico" usato dal nuovo testamento per indicare il ritorno di Cristo, quando "verrà a giudicare i vivi e i morti", è, dal greco, parusìa ) che segna l' istante in cui noi decidiamo chi essere davvero. Il termine del tempo assomiglia ad una istantanea che dice esattamente chi siamo. Non si tratta, per continuare con la metafora della fotocamera, di vi...
"O admirabile commercium..." “O meraviglioso scambio! Il Creatore del genere umano ha preso un’anima e un corpo ed è nato da una Vergine; fatto uomo senza opera d’uomo, ci dona la sua divinità”. Così descrivono il mistero dell'Incarnazione gli antichi Padri: un "meraviglioso scambio". Non si tratta di un'affermazione che vale in generale: vale anche per il particolare. E il particolare sei tu, sono io, è il volto di ogni donna o uomo, vecchio, giovane o bambino... Accettiamo lo scambio: è completamente gratis! Presentiamo a Gesù la nostra umanità e riceviamo il dono inaudito e senza prezzo dell'adozione a figli di Dio. Abbiamo solo da guadagnarci. Perché tutto questo? "Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio...". Il Natale: festa della tenerezza e della misericordia! Nel nostro cuore, nelle nostre case, nelle nostre comunità (civile ed ecclesiale)... Il Natale ci renda segno, l'uno per l'altro, della tenerezza di Dio! ...
ore 9,24 ... un anelito irresistibile sospinge un carissimo prete a digitare sullo smartphone una pensiero lapidario che riassume quello di ogni "vero" cristiano: ["vendetta" dell'amore] ... sarebbe bello "scoprire" attraverso la narrazione lo "scampolo" di vita che ha suscitato tale mozione ... forse è esagerato per un blogger? http://www.etimo.it/?term=monito
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